Gruppo di Progetto Parità di Genere

Municipio 7

Comune di Milano

 

L’attenzione posta sull’empowerment femminile nasce dalla riflessione e osservazione del ruolo delle donne e in particolare delle madri di origine straniera (ma non solo) quale elemento cruciale per la gestione e integrazione delle famiglie: sono loro a tutti gli effetti che in primis agiscono sulla cura familiare. Permettere alle donne di sperimentarsi come artefici e protagoniste del proprio presente e del proprio futuro significa promuovere un cambiamento non solo a livello individuale (autostima, consapevolezza e protagonismo nelle proprie scelte), ma che influenza in modo positivo la realtà familiare (es. diventare efficace nel fronteggiare le sfide educative dei figli) e al contempo i figli stessi, rendendoli consapevoli delle proprie potenzialità: tutto ciò facendo fiorire talenti e aspirazioni nei percorsi individuali e scolastici che in un contesto di povertà socio-economica sarebbero preclusi a priori. Inoltre, anche la comunità trarrebbe giovamento contribuendo a scardinare alcuni dei più profondi pregiudizi e stereotipi culturali, sociali e di genere.

Tali stereotipi hanno una funzione specifica nelle famiglie straniere (e non) nel determinare le scarse possibilità di emancipazione e una limitazione delle scelte scolastiche. Andare a lavorare sui ragazzi/e permette anche a loro di acquisire consapevolezza delle proprie potenzialità e aspirazioni e sensibilizzarli su temi di inclusione sociale; con una ricaduta positiva non solo individuale ma anche collettiva.


Governance

 

Viene coordinato da Il Telaio delle Arti e si riunisce a cadenza bimestrale, ponendosi i seguenti obiettivi:

  1. Promuovere la cultura delle differenze e l’empowerment di genere. 
  2. Mappare e orientare ai servizi esistenti per le donne e per i ragazze/i a vari livelli: nel complesso si tratta di realtà che affrontano diversi aspetti della questione femminile e più in generale legati alla parità e all’identità di genere (con un’attenzione ai temi circa l’orientamento e/o discriminazione sessuale: LGBQ+).
  3. Alleanze con le scuole e le Università (anche attraverso il coinvolgimento di tirocinanti di mediazione linguistica) per lavorare sulla sensibilizzazione degli aspetti di cui sopra.
  4. Mettere in condivisione la conoscenza accumulata negli anni dai vari soggetti operanti sul territorio favorendo la realizzazione di una rete di sostegno e supporto per la popolazione femminile e per i ragazzi attraverso i servizi dedicati e finalizzati alla valorizzazione nella loro varietà generazionale e di genere.
  5. Partecipazione attiva delle donne soprattutto di origine straniera (e non) alle attività del tavolo (donne-ponte).
  6. Formazione degli operatori di prossimità e donne.